Ogni giorno, tranne la domenica, l’area di Porta Palazzo ospita il più grande mercato all’aperto del mondo. Vi si trova di tutto a tutti i prezzi: chiunque può improvvisarsi venditore. Vi si trova anche di tutti, dalla signora radical-chic che cerca il vintage alle famiglie che fanno la spesa quotidiana, agli studenti in cerca di bici a venti euro.
Fin qui, niente di nuovo. La particolarità è che il mercato è organizzato su una superficie vasta, indifferenziata e “fluida”, senza un vero e proprio “centro”, per cui i venditori non si accapigliano per assicurarsi una posizione privilegiata. Analogamente, i compratori, grazie agli ampi spazi di passaggio e di circolazione interna, possono visitare l’intero mercato in pieno relax.
Un secondo aspetto importante è che, sebbene una buona metà del mercato sia popolata da venditori informali che espongono le loro mercanzie sulla strada, non si ha mai un’impressione di disordine o di sciatteria.
Si tratta, in sostanza, di uno spazio “pianificato” in cui sono stati evidentemente studiati con attenzione i luoghi, gli accessi, ed i percorsi. Naturalmente, alcuni aspetti potrebbero essere migliorati: ad esempio, la pavimentazione ad acciottolato, molto gradita a progettisti e fotografi, lo è meno sia per i venditori e per i visitatori.
L’abbigliamento avrebbe dovuto trasferirsi interamente all’interno del cosiddetto “Palafuksas”, una struttura in vetro e acciaio che occupa l’ intero quadrante nordovest dello spazio centrale di Piazza della Repubblica. Ma al momento della consegna, i venditori si rifiutarono di trasferirsi a causa seri problemi di climatizzazione e di trasporto delle merci.
Fin qui, niente di nuovo. La particolarità è che il mercato è organizzato su una superficie vasta, indifferenziata e “fluida”, senza un vero e proprio “centro”, per cui i venditori non si accapigliano per assicurarsi una posizione privilegiata. Analogamente, i compratori, grazie agli ampi spazi di passaggio e di circolazione interna, possono visitare l’intero mercato in pieno relax.
Un secondo aspetto importante è che, sebbene una buona metà del mercato sia popolata da venditori informali che espongono le loro mercanzie sulla strada, non si ha mai un’impressione di disordine o di sciatteria.
Si tratta, in sostanza, di uno spazio “pianificato” in cui sono stati evidentemente studiati con attenzione i luoghi, gli accessi, ed i percorsi. Naturalmente, alcuni aspetti potrebbero essere migliorati: ad esempio, la pavimentazione ad acciottolato, molto gradita a progettisti e fotografi, lo è meno sia per i venditori e per i visitatori.
L’abbigliamento avrebbe dovuto trasferirsi interamente all’interno del cosiddetto “Palafuksas”, una struttura in vetro e acciaio che occupa l’ intero quadrante nordovest dello spazio centrale di Piazza della Repubblica. Ma al momento della consegna, i venditori si rifiutarono di trasferirsi a causa seri problemi di climatizzazione e di trasporto delle merci.
Alice Siragusa, Maria Sole Benigni e Salvatore Caschetto
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